Progetti

Incontro internazionale a Vienna per il progetto Sentry Sport

Giovedì 8 e venerdì 9 dicembre si sono incontrati i partner del progetto che interviene contro il fenomeno discriminatorio nello sport

 

Giovedì 8 e venerdì 9 dicembre si è svolta a Vienna la quarta riunione internazionale del progetto Sentry Sport, organizzata dall’associazione austriaca VIDC, partner del progetto, con cui l’Uisp coopera da oltre 20 anni su progetti internazionali sullo sport contro il razzismo. Per l’Uisp erano presenti Daniela Conti, responsabile Politiche per la cooperazione e interculturalità Uisp; Marta Giammaria, responsabile Ufficio Progetti Uisp Nazionale; Marco Proto, operatore Uisp e Davide Valeri, sociologo.

La riunione è stata l’occasione per fare il punto sullo stato dell’arte del progetto dopo due anni di lavoro comune e per pianificare i prossimi sei mesi di lavoro. Molte sono le azioni completate: la creazione di un manifesto con la presentazione del progetto; il toolkit che illustra la metodologia di lavoro; un addendum pratico sulla sperimentazione che ogni associazione sta realizzando nel proprio territorio; un insieme di materiali per la formazione on line a disposizione di tutti sul sito internazionale del progetto.

Attualmente in Italia, Spagna, Francia, Grecia e Austria sta andando avanti il lavoro di sperimentazione per testare la metodologia creata per Sentry Sport su monitoraggio e comprensione del fenomeno discriminatorio nello sport, per verificare come le reti locali possano raccogliere questo tipo di informazioni, attraverso un lavoro di sensibilizzazione sul territorio e fra gli sportivi.

Dal confronto tra i partner è emerso come in tutta Europa ci sia una grande difficoltà nel rilevare ogni forma di discriminazione, c’è una sottovalutazione del fenomeno, soprattutto per quanto riguarda gli episodi meno chiari (come violenza in campo o sugli spalti, fenomeni di evidenti attacchi verbali razzisti, sessisti o omofobi). Inoltre, è difficile spesso convincere le vittime a denunciare perché si vergognano e colpevolizzano e perché spesso loro stesse sottovalutano il problema.

Il lavoro di sperimentazione terminerà a febbraio 2023, da marzo il consorzio di partner lavorerà sulla creazione degli ultimi materiali: una collezione di “lezioni apprese” e di “consigli” che formeranno un ulteriore addendum alla guida metodologica già realizzata e una serie di raccomandazioni politiche da consegnare alle associazioni sportive, alle istituzioni politiche locali e all’Unione Europea.

Isca-International Sport and Culture Association sta anche realizzando una serie di brevi video che serviranno per il lavoro di disseminazione che ogni partner dovrà fare per promuovere i materiali realizzati, sia utilizzando i propri social media sia organizzando degli eventi sportivi nei mesi tra febbraio e maggio.

La prossima riunione si svolgerà a Madrid nel mese di febbraio e verrà organizzata da Red Deporte y Cooperacion. Toccherà invece a EFUS- European Forum for Urban Security organizzare la riunione finale, con la presentazione di tutto il percorso di lavoro, nel mese di giugno in Francia.

Questo percorso internazionale si intreccia con l’Osservatorio contro le dscriminazioni nello sport, il cui report è stato recentemente presentato, e con il prossimo progetto Erasmus+ che partirà il primo gennaio 2023 e di cui l’Uisp è partner, che si intitola Monitora.

 

L’incontro di Vienna è stato anche l’occasione per partecipare al Festival internazionale sui diritti umani – This Human World che presenta film e documentari su questa tematica realizzati in tutto il mondo e in ogni ambito di vita. Giovedì 8 sera, infatti, è stato proiettato il film “Lotus Sport Club” che racconta la storia di una squadra formata da persone queer in Cambogia. Al termine si è sviluppato un dibattito moderato da Kurt Wacther di VIDC al quale hanno partecipato Daniela Conti e Oliver Egger, di Fussball für Alle, un’associazione che lavora in particolare con gay e lesbiche. Il dibattito si è sviluppato in particolare sulla necessità di realizzare un ambiente inclusivo e sicuro per tutte le persone con differenti orientamenti o identità sessuali. In questa occasione Daniela Conti ha presentato il tesseramento Alias promosso dall’Uisp, per l’accesso alle attività sportive con il proprio sesso di elezione a prescindere dai documenti.

 

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